Come gestire lo stress: 4 consigli +1 per riuscirci

Sto per scrivere un articolo su come gestire lo stress.
C’è chi conoscendomi si potrebbe fare una risata leggendo questa frase.
Non ascoltare i miei amici e fidati del titolo del post.
Ho imparato cose nuove in questo periodo e ora te le racconto.

Nell’ultimo mese, nell’ordine ho: 

  • organizzato una convention per 200 persone in Sicilia.
  • gestito la produzione di uno spot con protagonista un’ adolescente (guidando 600 km in 36 ore)
  • trasportato un divano da una casa senza ascensore ad un’altra casa senza ascensore, caricandolo sul tetto della mia Panda rossa.
  • Fatto una video intervista.
  • Partecipato alla selezione per un master, vinto una borsa di studio per imparare Business Data Analisi, e cominciato a frequentare le lezioni a Milano.
  • Scritto un post lungo come Guerra e Pace su come si prepara il kombucha.
  • Lavorato una media di 10 ore al giorno, alcuni giorni anche con la giacca seria e tacchi.

E’ stato un mese davvero impegnativo.

Ho avuto varie difficoltà ad affrontare quello che mi stava succedendo ma nonostante il carico di stress che avrebbe atterrato un elefante, sono riuscita ad arrivare in fondo e sono ancora qui per raccontarti com’è andata e anche per dirti come mai questa volta è stato diverso.

Ci sono stati altri momenti in cui mi sono fatta schiacciare da preoccupazioni minori di quelle che ho affrontato e gestito in questo periodo.

Come mai questa volta sono riuscita a gestire lo stress meglio del solito?

Ci ho riflettuto su e ho capito che la differenza l’hanno fatta alcuni piccoli gesti.

Fra poco ti dirò quali sono ma prima di continuare voglio dirti una cosa.

Quello che sto per scrivere potrà sembrarti banale. Prima di mollare a metà questo articolo e metterti guardare la tua timeline di facebook, rispondi a questa domanda.

Quando di notte ti svegli con l’occhio sbarrato con una paura fissa in testa, quando hai mille scadenze che ti si accavallano, quando rispondi alla 500esima telefonata, quando sembra che le tue occhiaie siano diventate indelebili, dimmi la verità.

Ti ricordi davvero di ripeterli tutti questi piccoli, banali gesti?

Cominciamo a vederli uno per uno.

Respira

Fermati almeno una volta ogni due ore ore e fai respiri profondi che iniziano dalla pancia e riempiono tutti i polmoni fino in cima. Lo so che sembra troppo semplice. Rifletti un attimo e pensa a quanti respiri fai così al giorno. Io prima di impegnarmi a farlo con costanza, nemmeno uno.  (Se sei Pranayama addicted non vale).
Cosa succede quando respiri a fondo ed espiri facendo uscire l’aria dal naso il più lentamente possibile?
Il cuore rallenta e i muscoli si rilassano.
Ho fatto attenzione a respirare di più e meglio in queste settimane.
Sto provando a farlo più spesso, anche quando non sono appallottolata dalla tensione.
Mi concentro per un secondo sul respiro. In quel secondo non c’è cellulare che suona, non ci sono mail che arrivano a mitraglia. Ci sono solo io e l’aria che esce dalle narici.
Quando ho finito ricomincia tutto, ma con meno fatica.

Muoviti

Se non ti muovi non elimini le tossine e non circola il sangue. Citando un mio caro amico danzatore (ciao Pippo), non siamo fatti per stare seduti.
Basta poco, non c’è bisogno di molto per ricordare al tuo corpo che non è fatto di ghisa.
Staccati dal computer e scendi al bar facendo le scale a piedi.
Sganchisciti le gambe, ruota la testa da una parte all’altra, piega la schiena ogni mezz’ora.
Chiuditi in uno sgabuzzino e fai 5 piegamenti.
Torna a casa camminando (senza guardare il cellulare).

Canta e balla

Non sono impazzita. Ballare scarica la tensione muscolare e nervosa e cantare aiuta a regolarizzare il respiro.
Sospendi il giudizio e prova a farlo continuativamente per una settimana, magari mentre ti prepari la mattina o appena rientri a casa. 2 minuti al giorno di balletti con la peggior musica trash che riesci a trovare, cantata a squarciagola.
Vale anche se lo fai chiusa nel bagno dell’ufficio cantando in playback. Ho provato e funziona.

Mangia bene

Fallo a qualunque costo.
Fai una colazione e un pranzo proteici. Così eviterai i picchi glicemici che portano lo sbrano di metà mattina e la sonnolenza dopo pranzo.
Lo so che il cibo spazzatura è consolante, ma pensa di essere una macchina: se dovessi vincere la tappa della formula uno non ti faresti il pieno con la benzina 100 ottani?
Prepararti qualcosa di buono e sano è la cosa più semplice da fare per prenderti cura di te e per poi fare tutto il resto. Avere del carburante di prima qualità da bruciare ti permette di ottenere prestazioni migliori.

Un po’ di teoria:

Cos’è lo stress?

Per definizione lo stress è la risposta del cervello ad ogni richiesta di cambiamento nelle abitudini.

Qualunque cosa che richieda energia fisica, mentale o emotiva causa stress. Quando c’è questo tipo di richiesta per risposta il fisico produce un ormone che si chiama cortisolo, che io pensavo fino a prima di studiare per scrivere questo post, che fosse pessimo a prescindere. Invece il cortisolo è buono e serve a farti pompare di più nelle situazioni in cui hai bisogno di risorse.

Per esempio.

Se fossi una gazzella inseguita da un leone, senza il cortisolo che mi fa accellerare i battiti del cuore e attivare i muscoli, starei fresca.

Da quello che ho capito (e invito chiunque a smentirmi), sono i livelli alti e costanti di cortisolo che sono dannosi, non il cortisolo in sé per sé che ti serve per fronteggiare una contingenza in cui hai bisogno di aumentare le tue perfomance.

Tanto cortisolo per tanto tempo può provocare:

  • cambiamenti ormonali
  • cambi di peso
  • disturbi del sonno
  • problemi di digestione
  • problemi cardiovascolari
  • depressione
  • problemi alla tiroide.

Posso continuare ma mi fermo.

Mentre studiavo questa roba, ho riflettuto sul fatto che visto che non sono una gazzella, perché passo tutto il giorno a scappare e a farmi venire dei picchi di cortisolo?

Non ci sono leoni in giro.

Scappo da altre cose che mi sembrano pericolose e mi fanno paura.

In questo periodo scappo dal pensare di non essere capace e dal dire no senza sentirmi in colpa.

Domani scapperò da qualcos’altro.

Non so se riuscirò a smettere di farlo, ma quello che ho sperimentato in queste settimane è che posso decidere di correre a diverse velocità. Invece di un super trail posso decidere di fare solo jogging o addirittura una camminata veloce.

Se ho davvero imparato una cosa da questo inizio di autunno delirante, una cosa che vorrei scrivere bella grossa in un punto dove posso leggerlo ogni giorno, è che posso imparare a gestire tutto.

Davvero tutto. Cambiamenti, prove, emozioni.

Lo stress è paura di non farcela, è paura di venir morsicati dal leone. Ma io so che sono più veloce.

In queste settimane la cosa più importante di tutte per gestire lo stress che ancora non ho scritto, è stata avere fiducia nelle mie capacità e non mettermi in discussione, soprattutto quando so che sto dando il massimo.

L’ho scritto su post-it bello grande che sta sullo specchio del bagno e quando si stacca ad ogni doccia lo riattacco.

photo by Carlo Occhiena