Budino ai Semi di Chia con Cocco e Cacao

La chia è un trend.
Li vedo in tutte le tazze di tutte le blogger sui cui blog sbavo, invidiando le loro colazioni a base di budino di chia, meditazione e succhi alla spirulina.
Io la mattina in 25 minuti mi sveglio, mi lavo, mi vesto e mi sparo verso la stazione per prendere il treno.
Ho sempre pensato che il budino ai semi di chia sarebbe stato un bel sogno irrealizzabile, da accarezzare forse in qualche rarissima colazione lenta da week end.

A reiterare l’invidia del budino meditativo, me lo hanno servito a sfregio come dessert ad un pranzo aziendale in un hotel figosissimo a Vienna (benedette sempre siano le trasferte di questo lavoro).

La consistenza di quel bicchierino pieno di semi di chia e innaffiato da composta di fragole, era spettacolare.

Per i neofiti del super food, la chia è un seme originario del centro e sud america con ottime proprietà nutrizionali:

è ricca di calcio, pare come o forse leggermente più del sesamo. È fonte di omega 3 e quindi di acidi grassi essenziali che servono per ridurre gli stati infiammatori interni, contribuiscono a prevenire malattie cardiache e degenerative, aiutano le funzioni cognitive e fanno altre cosette importanti che fanno funzionare tutto l’ambaradan.

La chia ha anche un buon contenuto di vitamina C, potassio e ferro, selenio, zinco e magnesio.

In pratica bisognerebbe mangiarne a pacchi.

Un’altra cosa che fa, ragione per cui viene usata per preparare budini, pudding, pane, dolci e altro, è assorbire molta acqua e rilasciare una specie di gel addensante, come fanno i meno esotici semi di lino.
La consistenza dei semi di lino rispetto alla chia è diversa: meno delicata, più viscidina.
Il gel di semi di chia è setoso ed essendo i semini più piccoli sono più gradevoli da masticare.

Tutto molto interessante. Peccato che a me al mattino rimangono comunque sempre il soliti 25 minuti.

Dopo Vienna, e dopo che mi avevano regalato mezzo pacchetto di semi di chia avanzati, ho deciso che comunque avrei provato a togliermi la voglia e tentato un esperimento notturno. Tutto per provare l’ebrezza del budino a colazione, che poi avrei mangiato a cucchiaiate in piedi davanti al frigo, con il cappotto addosso prima di uscire per andare in ufficio.

Ho approfittato di questi rigeneranti 4 giorni di ferie natalizie appena finiti, per guardare le dosi sul libro di Green Kitchen Stories e provare a vedere cosa ne usciva fuori.

Preparato la sera, pronto la mattina. Il risultato è stato ottimo e utile per spuntini detox post abbuffata natalizia.

budino-chia

Qui nel box c’è la ricetta che si può stampare.
Qualche nota:
ho investito e usato il latte di mandorla invece che quello più economico di riso o di soya, per cercare di ottenere una consistenza cremosa come quella del budino viennese, che penso contenesse qualche ingrediente segreto. Forse a base di cioccolato bianco? Preferisco non indagare e lasciare li dov’è il velo di mistero.

Questa è la mia versione del budino di chia, con aggiunta di cocco, una spolverata di cacao e frutta secca.

Budino di chia: ricetta

Ingredienti per 2 porzioni:

  • 40 gr di semi di chia
  • 350 ml di mandorla o altro latte vegetale
  • 4 cucchiai di farina di cocco grattugiato
  • cacao in polvere
  • frutta secca (mandorle o noci)

Preparazione

Versa in una brocca graduata i semi di chia e il latte di mandorla. Aggiungi il cocco. Lascia riposare in frigo per una notta.

Servi il composto ottenuto in coppette, spolvera con cacao e con la frutta secca.

Puoi aggiungere frutta fresca tagliata a pezzi o miele.

Il budino si conserva in frigo un paio di giorni.