Gazpacho di Barbabietola

Gazpacho nella mia testa è estate spagnola cioè caldo, risate da sdraiarsi sotto il tavolo, vermut con le olive alle 4 e mezza del pomeriggio, i giardini di agrumi a Siviglia, una settimana di sonno dopo mesi di notti in bianco in una casa vuota con solo i materassi per terra.

Mi hanno insegnato a fare il gazpacho Maite e Patricia, nella cucina della casa vuota.

Vivendo con loro ho scoperto la meraviglia spagnola e il fascino del gazpacho, la famosa zuppa fredda di pomodoro, emblema culturale e culinario oltre che panacea di tutti i mali (a Granada me lo ha prescritto un farmacista come ricostituente mentre stavo svenendo aggrappata al bancone).

Il gazpacho è una zuppa fredda a base di verdure che si mangia con il cucchiaio a tavola o si beve da un bicchiere in un bar, o anche da un termos in spiaggia con un uovo fritto dentro ( Extremadura es lo mejor).

Il gazpacho come la tortilla in Spagna sono questioni serie, affari di famiglia.

La ricetta della tortilla non si tocca. E’ quella che ti ha insegnato tua nonna e la fai esattamente così, non importa se stai studiando al  Cordon Bleu  cucina destrutturata e molecolare.

Le patate le tagli sempre a quadretti e le schiacci un po’ con il cucchiaio mentre cuociono se in casa tua è così la tradizione.

Una volta ho provato ad aggiungere del pepe ad una tortilla ed ho quasi rischiato la fine di un’amicizia.

Sul gazpacho c’è più elasticità, perché ne esistono varie declinazioni nella cucina tradizionale.

C’è il salmorejo con dentro il pane, il gaspachuelo con il tuorlo d’uovo e l’ajo blanco con le mandorle, l’aglio e l’uva (buonissimo ma non per tutti).

In totale confidenza una volta ho assaggiato una sperimentazione segreta, riservata a pochi intimi: un gazpacho a base di zucchini crudi.

Quella zuppa mangiata con il cucchiaio di legno direttamente dalla pentola è stato il mio ingresso ufficiale in famiglia.

(Nella foto un pezzo di famiglia)

Ti amo Spagna.

Passano gli anni, migliora il mio accento, torno sempre a trovarti però non smetto di aver voglia di aggiungere il pepe nella tortilla.

Così ho provato a fare il gazpacho con le barbabietole e mi è piaciuto un sacco.

Ricetta Gazpacho di Barbabietola

L’idea l’ho copiata da uno stellare pranzo di lavoro che ho fatto ad Amsterdam in un posto fichissimo, il De Kas.

Questa è la mia versione veloce, senza latte e senza glutine.

Visto che qui è quasi inverno prova a prepararla leggermente tiepida, ma attenzione.

Se è calda si chiama sopa, non gazpacho.

Garpacho di barbabietola: ricetta

Ingredienti:

  • 4 barbabietole medie precotte
  • 6 ravanelli
  • 1 cetriolo, pelato e tagliato a cubetti
  • 1 tazza di yogurt di soya al naturale
  • 1 tazza d’acqua
  • 1 tazza di ceci
  • 4 friarielli o piccoli peperoni verdi
  • 1 tazza di grano saraceno o altro cereale cotto
  • Buccia gratuggiata di mezzo limone
  • Sale e pepe nero q.b.
  • Olio evo q.b.
  • Yogurt di soya per decorare

Preparazione:

Taglia a pezzetti piccoli le barbabietole, i cetrioli, i ravanelli e mettili in una terrina insieme allo yogurt e l’acqua. Aggiusta di sale e frulla con un frullatore ad immersione. Condisci con pepe, olio e aromatizza con la buccia di limone.

Servi con i cereali, i ceci e i friarielli tagliati a striscette. Aggiungi un cucchiaino di yogurt per ciascuna porzione e un pizzico di pepe.